La Pieve fu eretta nel XII secolo sopra una chiesetta paleocristiana del V secolo. Di quest’ultima chiesa vi sono delle chiare tracce vicino all’ingresso sul pavimento. Le dimensioni notevoli della chiesa rispetto alla modestia dell’abitato si spiegano con la sua posizione geografica ai piedi dell’Appennino, da qui partivano due percorsi che già dal sec. XII si dirigevano a Bologna attraverso i Passi della Vecchia e dell’Osteria Bruciata. Tali passi diventarono in seguito il principale collegamento Bologna-Firenze. La funzione della Pieve dunque era anche di assistenza ai viaggiatori, mercanti e pellegrini che valicavano l’Appennino. I pellegrini furono particolarmente numerosi con i Giubilei del 1300 e del 1350.
Prendiamo la strada verso Galliano da dove si percepisce alle spalle la catena degli appennini con monti che arrivano fino a 1300 metri. I passi sono quelli del Giogo e della Futa intorno ai 900 metri. Scendendo dalla montagna appare tutto un ecosistema con boschi di faggi, castagni e querce. Poi arriva l’olivo e qualche rada macchia di vigneto. Verso valle un alternarsi armonico di colline e collinette, dopo 300 metri si prende a sinistra su una strada bianca che attraversa una campagna curata e coltivata. Attraversiamo le proprietà della fattoria Schifanoia per dirigerci verso il convento di Bosco ai Frati. Fondato dagli Ubaldini prima dell'anno Mille, è considerato uno dei più antichi della Toscana.
Chiesa e convento furono riedificati su disegno di Michelozzo Michelozzi per volontà di Cosimo de' Medici.
Come in Cafaggiolo e nel Castello del Trebbio, anche in questo complesso l'architetto unì le caratteristiche del nuovo gusto rinascimentale all'esperienza della tradizione architettonica medievale; così nell'edificazione del coro utilizzò costoloni, volte e cornici di chiaro riferimento tardo gotico, mentre nel chiostro, nel cenacolo e nelle celle dei monaci operò in linea con i modelli della nuova architettura maturata in ambiente cittadino.
Molti furono i doni preziosi lasciati dai primi Medici al convento, e fra tutti emerge il prezioso crocifisso ligneo attribuito a Donatello, oggi conservato nel piccolo museo di arte sacra annesso al convento.
Prendiamo infine il sentiero che ci porterà a San Piero a Sieve nostra meta finale.
DATA | Venerdi 7 Aprile 2023 |
QUOTA D’ISCRIZIONE |
€ 5,00 ATTENZIONE: per i pagamenti on line (bonifico o paypal) si raccomanda di inviare copia alla segreteria, specificando le singole iniziative di riferimento Per quanti invece sceglieranno i pagamenti in contanti, i giorni per effettuarli sono: Lunedì 27 Febbraio dalle 9.30 alle 12.00 e giovedì 2 Marzo dalle ore 15:30 alle 18:00 |
TIPO USCITA | Intera giornata |
ACCOMPAGNATORI | Sergio Fabbri (3335736001), Cisana Calchetti (3493187217), Mirella Vendali (3289724611) |
PERCORRENZA | Km. 12,5 circa. Media difficoltà. Dislivello: + 155 m., – 290 m. |
TEMPO DI PERCORRENZA | Ore 5,00 circa |
MEZZI DI TRASPORTO | Treno per San Piero a Sieve a.r. + Pullman da S. Piero x Sant’Agata |
PUNTO E ORA DI RITROVO | Stazione S.M.N. ore 7,00 davanti al binario 15 con biglietti a.r. fatti Il biglietto per il pullman si acquista da Autolinee Toscane |
ORA DI PARTENZA | Ore 7,29 |
RIENTRO | Stazione S.M.N. metà pomeriggio |
NOTE VARIE |
Pranzo a sacco Obbligatorio: tessera CRAL, UISP e scarpe da trekking |
MODULO DI ISCRIZIONE | Clicca qui per iscriverti subito |